Fastelavn: il Carnevale danese
- 23 Gennaio 2023
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Fastelavnsboller danesi, foto di Marc Skafte-Vaabengaard, scaricata da Visit Copenhagen.
Innanzitutto cosa significa "Fastelavn"? O meglio, da dove viene questa parola?
Fastelavn deriva dal tedesco:"fastelabend", cioè. "faste-aften", ovvero la sera prima del digiuno. Prima di cominciare a digiunare per i successivi quaranta giorni era usanza fare scorpacciata di cose deliziose e cibi grassi. Il Carnevale che si celebra nei paesi cattolici allude ugualmente ai digiuni quaresimali, dato che il Carnevale si conclude con il martedì grasso, il giorno che precede il mercoledì delle Ceneri. In questo caso il nome parrebbe derivare dal latino "carnem-levare" infatti nell'antica Roma si celebravano vari riti che hanno lasciato le loro tracce nel Carnevale attuale. Vi ricordo che la Danimarca è stato un paese cattolico fino al 1536.
Fastelavn è una tradizione che risale al periodo prima della Riforma protestante, avvenuta nel 1536 in Danimarca, e che segnava l'ingresso alla Quaresima, un lungo periodo di penitenza durante cui si osservava la regola del digiuno in preparazione alla Pasqua. La tradizione prevedeva l'organizzazione di una grande festa come opportunità per godere di tutto il cibo che, di lì a breve, sarebbe stato proibito. Con il passare del tempo, la pratica del digiuno è scomparsa, ma la festa è rimasta come costume popolare.
Prima della Riforma, durante il periodo di digiuno, si solevano consumare alimenti integrali e pesce. Le regole alimentari hanno dato il nome ai giorni principali della tradizione, infatti la Domenica di Settuagesima in danese si chiama "flæske-søndag", ovvero "domenica di carne di maiale", e il Martedì Grasso si chiama "hvide tirsdag" o "fede tirsdag", appunto "martedì bianco" o "martedì grasso", riferendosi a latticini e alimenti grassi.
Il Fastelavn danese è una festività ancora sentita soprattutto dai/lle bambini/e. Ci si traveste e si gioca rispettando le vecchie tradizioni. A continuazione ve ne racconto brevemente alcune.
Tøndeslagning
La tradizione più comune e forse anche quella che più si fa attendere dai/lle più piccini/e è il "tøndeslagning", ovvero "la battitura del barile". Si tratta di una consuetudine nata probabilmente dai contadini olandesi che Cristiano II invitò a trasferirsi nell'isola di Amager. Nella tradizione popolare il gatto rivestiva il ruolo dell'animale sospetto, pertanto è stato utilizzato come simbolo del male e di ciò che si desiderava cacciare via. Una volta il gioco consisteva nel battere con un manganello o simile il barile finché il gatto, previamente posizionato all'interno, non sarebbe uscito. Oggi, si batte sempre il barile (solitamente in legno per i/le più piccoli/e e in cartone per i/le più grandi), ma, mentre fino alla fine del 1800 il tøndeslagning soleva verificarsi con l'ausilio di un gatto vero, ora si usano per lo più gatti realizzati con vecchi stracci oppure gatti di peluche. Oltre ad un gatto di peluche è molto comune riempire il barile anche con dolciumi e frutta, di modo che questi possano poi essere condivisi dai/lle partecipanti al gioco. A forza di battere, il barile si rompe facendo uscire tutto il contenuto. Chi riesce a rompere il barile viene chiamato/a il re o la regina del barile e solitamente viene messo in palio un premio speciale per loro. Il tøndeslagning si può svolgere anche a cavallo o in barca. A proposito di cavalli, se avete voglia di vivere una vecchia tradizione del Fastelavn, andate a vedere il tøndeslagning di Dragør. Trovate maggiori informazioni leggendo il blogpost Cosa fare a Carnevale 2022.

Tøndeslagning, illustrazione, 1860. Foto scaricata da www.blog.dengamleby.dk.
Fastelavnsboller
Mangiare fastelavnsboller, ovvero le frittelle danesi, è certamente un'altra tradizione che ricorre ogni anno nel periodo di Carnevale e che non si può non provare. Una volta si mangiavano cibi grassi in occasione del martedì grasso prima di iniziare il digiuno. Oggi, invece, le pasticcerie cominciano a sfornare frittelle appena dopo Natale praticamente. La sensazione che spesso abbiamo è quella che non c'è una pausa tra una festa e l'altra e che, per questioni di marketing, si sia arrivati a festeggiare, e quindi mangiare continuamente cibi grassi e dolci.
Non si sa quando esattamente si sia cominciato a mangiare fastelavnsboller, ma considerato che nascono fondamentalmente come panini di grano preparati con latte e burro, si può dire che la prima rappresentazione figurativa in cui appaiono è un affresco del 1200 nella chiesa di Estvad vicino a Skive. Lo stesso tipo di pane si vede nuovamente in un affresco del 1400 nella chiesa di Bellinge a Odense. Il pane di grano era associato da tempo alle festività religiose. Tuttavia, secondo studi sull'argomento, potrebbe anche essere che le frittelle danesi siano state ispirate da "heisswecke", un panino dolce al latte a base di farina di frumento, originario della Germania settentrionale del XVII secolo.
Le prime frittelle di Carnevale, che si sono cominciate a consumare nel 1800, erano senza marmellata, crema e panna. La prima ricetta di frittelle che si è potuta leggere in Danimarca prevedeva l'aggiunta di acqua di rose e faceva parte di un ricettario risalente al 1843. Successive ricette hanno previsto anche l'uso di uvetta, buccia d'arancia e cardamomo. La panna come guarnizione si è cominciata ad usare su esempio svedese nel periodo dopo la seconda guerra mondiale. Forse avrete assaggiato le semlor, le frittelle svedesi (che stanno spopolando a Copenaghen) farcite con la panna montata.
Vi garantisco che potrete trovare frittelle di tutte le forme, gusti e colori ì. Vi basterà fermarvi presso alcune delle pasticcerie migliori.
Fastelavnsris
Potremmo tradurlo con "rametto di Carnevale" perché questo è. Un rametto, solitamente di betulla, che oggi viene addobbato con decorazioni fatte in casa o comprate in tema Carnevale, ma che un tempo era legato ad una pratica oscura. Il rametto di Carnevale è conosciuto in Danimarca fin dal 1700 e pare che venisse usato dalle persone particolarmente religiose per picchiare la prole ein memoria delle sofferenze di Gesù. Questo avveniva il venerdì santo ("langfredag"). Oggi il fastelavnspris è un regalo che si fa ai/lle bambini/e e che viene decorato con dolciumi, giochini, figurine. Un po' come si è soliti/e fare con l'albero di Natale, ciascuno/a prepara il fastelavnris secondo i propri gusti. Si può creare una composizione di ramoscelli e metterla dentro un elegante vaso; la si può collocare sulla porta d'ingresso di casa; si possono creare delle idee regalo e donarle nel periodo di Carnevale. Nonostante il paragone con l'albero di Natale, sono sicuramente molte meno le persone che rispettano la tradizione del rametto di Carnevale.
A volte nelle scuole e tra le attività organizzate dai musei e dalle istituzioni culturali per Carnevale si crea anche il Fastelavnsris, quindi, se avete voglia di vedere di cosa di tratta effettivamente, non vi resta che partecipare ad uno degli eventi disponibili. In questo articolo Cosa fare a Carnevale 2022 trovare una lista attività pensata per ispirarvi.
Buon Carnevale!

Foto di Heidi Korsgaard, da Den Kreative Sky, scaricata da https://denkreativesky.bloggersdelight.dk/.
Profilo IG: denkreativesky