Il blog di a Spasso con Elena

La magia del bosco

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Nonostante Copenaghen sia una capitale, riesce a farmi ancora sentire in una piccola e protetta realtà. In città respiro l'innovazione e la lungimiranza delle nuove infrastrutture e i progetti in via di sviluppo, ma allo stesso tempo apprezzo la dimensione mediocre della sua estensione e il contatto così stretto con la natura e la campagna circostanti. Infatti, basta davvero spostarsi di poco dal centro per trovarsi immersi nella bellezza del paesaggio costiero oppure tra le chiome rigogliose dei faggi, o ancora, affacciati ad ammirare la vista sul lago o sul fiordo. Qualche chilometro in bicicletta e si raggiungono parchi vastissimi, dove non è inusuale vedere le mucche e i cervi al pascolo oppure raccogliere i funghi o, ancora, allenarsi in bici da montagna e da corsa. Cinquemila anni fa la Danimarca era coperta dal bosco, oggi la superficie forestale corrisponde al 14% (2013) dell'intero paese. Considerando che dal 2013 ad oggi si sono avviati dei progetti per aumentare l'elemento naturale in Danimarca, di sicuro la percentuale è incrementata. L'obbiettivo del programma firmato nel 2002 prevede il raggiungimento del 20-25% di superficie forestale nel paese.

Secondo le statistiche, il 90 % degli adulti danesi fa una passeggiata nella foresta almeno una volta all'anno, il che fa di questa la struttura ricreativa più utilizzata in Danimarca. Le possibilità di svago all'interno dei boschi sono molte. Passeggiate, allenamenti di corsa a piedi o in bici, yoga, arrampicate sportive, picnic, giostre, grigliate, campeggi, cacce al tesoro. Inoltre, i comuni organizzano puntualmente degli eventi sociali per attrarre più utenti. Un esempio sono le giornate in cui si va a funghi oppure le corse a piedi o in bici organizzate lungo i sentieri all'interno dei boschi. Ciascuno vive il contatto con la natura in modo diverso e ad alcuni il silenzio che regna nel bosco può addirittura provocare soggezione e irrequietezza. Ho capito che quando si parte per una simile esperienza, bisogna lasciare l'orologio a casa e concedersi al totale apprezzamento di ciò che ci circonda. Credo che il bosco rappresenti un rifugio favoloso in momenti di stress e di necessità di riflessione. Il bosco concilia la pace interiore, ci permette di lasciare al di là pensieri e preoccupazioni che ci attanagliano, ci aiuta a capire ciò che è davvero importante per noi e, in generale, nella vita.

Qualche settimana fa, con la scusa di dover provare la nuova tenda, abbiamo fatto un giro in bicicletta, che è terminato presso il campeggio Hornbæk Plantage. Abbiamo lasciato Copenaghen nel primo pomeriggio, quindi, visto che ormai era tardi, abbiamo preso il treno per avvicinarci alla nostra meta. Scesi a Helsingør, abbiamo raggiunto il museo dedicato allo scultore danese Rudolph Tegner, che vi consiglio di visitare se passate per la zona. Dopo esserci goduti i colori fantastici della natura che chiaramente si avvicina a vivere la stagione autunnale, abbiamo raggiunto il campeggio, prima che facesse buio per avere il tempo di montare la nuova tenda e prepararci qualcosa di caldo da mangiare per cena. Oltre a noi c'erano tre ragazze che stavano usando lo stesso campeggio. Hanno acceso un falò e chiacchieravano, suonando la chitarra una; intagliando dei rami secchi l'altra; e occupandosi della cena la terza. La sensazione di rilassamento totale e intimità che ho provato in quelle ore è indimenticabile. Prima che facesse completamente buio abbiamo fatto due passi fino ad arrivare ad una collina da cui si scorgevano delle case (hanno scelto proprio bene le persone che vivono lì). Quando si campeggia, si fa caso agli orari stabiliti dalla natura. Ci si sveglia con il canto degli uccellini e si dorme con il calare del sole. E così è stato per noi in quei giorni. Non è di certo facile addormentarsi a così stretto contatto con i suoni provenienti dal bosco, ma è di sicuro un esercizio che fa pensare a quanto semplicemente può essere vissuta la vita. Abbiamo davvero bisogno di tutto ciò di cui ci circondiamo? Se non ci agghindassimo di tutte le cose superflue acquistate per smania consumistica, daremmo più valore alle relazioni umane? Andare nel bosco è un'esperienza che conduce a questo tipo di riflessione e che credo si inserisca benissimo nella coltivazione dei propri legami, per questo penso che sia una scelta positiva sia andarci soli, ma anche con famiglia e amici e, perché no, nel contesto di una visita guidata atta a conoscere aspetti profondi della cultura locale.

Vi lascio a continuazione alcune foto e fatemi sapere se voi ci andate mai nel bosco.

Le informazioni statistiche sono stata lette in www.trae.dk; www.skovforeningen.dk e nel sito del Miljøstyrelsen (agenzia per la protezione ambientale).

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