Una breve ma intensa permanenza ad Amburgo
- 28 Aprile 2016
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Ho sempre sentito dire che Amburgo è una città bellissima. E così ho sempre desiderato andarla a visitare, soprattutto da quando vivo a soli 300 km di distanza. Amburgo è davvero una bella città, peccato però che io, in questa occasione, abbia avuto molto poco tempo per vederla. Di seguito vi racconterò del mio viaggio verso la Germania e di come ho speso tredici ore circa spartite tra un venerdì sera e un sabato mattina/pomeriggio nella seconda città tedesca per popolazione.
Da Copenaghen il treno regionale raggiunge la stazione centrale di Amburgo in circa cinque ore. Una volta arrivato al porto di Rødby, nel sud–ovest della Selandia, il treno entra nella pancia del traghetto, che provvederà a continuare il viaggio fino a Puttgarden. Lì poi il treno uscirà dalla pancia del traghetto e continuerà il suo tragitto. La soluzione di prendere il treno è risultata la più conveniente per me, dato che dovevo lavorare e in autobus non ci riesco, ma ci sono altre possibilità come la corriera, oppure l'aereo.
Durante il mio soggiorno ad Amburgo sono riuscita a visitare la città, cercando di inoltrarmi, per quanto poco, nella sua autenticità. Ho trovato una città molto simile a Copenaghen: sia nello spazio geografico, che nell'architettura, e anche nello stile. Entrambe le città si affacciano infatti sull'acqua: Copenaghen sul canale dell'Øresund, Amburgo sul fiume Elba. In entrambe il quartiere del porto è in espansione e prevede progetti architettonici evidenti. È il caso del Marmormolen, che darà al quartiere di Nordhavn, a Copenaghen, sembianze da città del futuro; e dello spazio concerti, la Filarmonica dell'Elba, in costruzione nel quartiere Hafen City, a Amburgo. In entrambe le città si vive la così chiamata riqualificazione urbana: i vecchi magazzini e i vecchi silo, utilizzati una volta per la conservazione di materie prime, sono rimpiazzati da uffici, residenze private, negozi, sedi di aziende, o studi di architetti.
Inoltre, ho notato un forte interesse per il contrasto architettonico, interesse molto vivo a Copenaghen. Nel quartiere di Hafen City in particolare, il contrasto tra i vecchi magazzini di fine 1800 del distretto di Speicherstadt, nominato nel 2015 patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, e i nuovi ponti realizzati tra la Hafen City e la Speicherstadt, mi ricordano il binomio vecchio–nuovo che si può gustare in innumerevoli zone a Copenaghen. Tipiche costruzioni anseatiche in mattoni rossi sono visibili a Copenaghen nella zona di Langelinie, vicino alla Sirenetta, e nella zona sull'acqua tra la residenza reale di Amalia e la sede dell'azienda Maersk.
Dopo essermi liberata dagli impegni di lavoro, ho incontrato la mia ospite tedesca, Olivia, e con lei sono andata ad esplorare il quartiere hipster Sternschanze, che devo dire ricordarmi un po' il Nørrebro copenaghese. Si tratta di un quartiere molto vivo e colorato, dove si trovano decine di negozi alternativi. Tra i tanti, voglio menzionare Minimarkt Concept Store, che mi ha deliziato la vista e la mente (perché uno deve capire a cosa serve ogni oggetto) con tutte quelle interessanti idee regalo. Sono entrata anche in alcuni negozi di abbigliamento dove ho piacevolmente incontrato i brand danesi, quale per esempio Mads Nørgaard.
Negozio Minimarkt in Bartesstraße 37.
Negozio di idee regalo in Sternschanze.
Era ora di cena, ma più che altro eravamo affamate, e così ci siamo decise a scegliere un ristorantino dove mangiare. Io avevo voglia di provare qualcosa di tipico. Non è stato facile trovare un posto locale perché, almeno nel quartiere di Sternschanze, dominano i pub all'americana e i negozi turchi di kebab e falafel. Il ristorante che abbiamo scelto, di cui purtroppo non ricordo il nome, era però molto accogliente ed ho apprezzato la pittura a soffitto rappresentante il vecchio porto di Amburgo. Il piatto ordinato, agnello arrosto con patate, è stato delizioso, come anche la padrona che alla cassa ci ha offerto un shot alcolico (una sorta di sambuca tedesca), raccontandoci di quando da ragazza si è trasferita in Grecia, e di quanto sia felice oggi di essersene tornata in Germania.
Agnello arrosto con patate.
Dopo cena, abbiamo raggiunto la zona di Reeperbahn, che è paragonabile a Istedgade, a Copenaghen. Ci sono molte più discoteche, locali, e teatri, e c'è anche molta più prostituzione. Mi ha colpito in particolare la via Herbertstraße dove hanno eretto un vero e proprio muro per limitare l'ingresso agli uomini minori di 18 anni e a tutte le donne. Nel frattempo, Olivia aveva chiamato un'amica che vive nella zona, così siamo andate a trovarla e ne ho approfittato per osservare come i tedeschi arredano i loro interni. Ancora una volta ho notato una somiglianza con l'arredo danese nell'interesse per lo stile minimalista, pulito ed elegante. Prima di tornare a casa, abbiamo deciso di visitare il bar 20 Up all'interno dell'hotel Empire Riverside. Da lì si gode di una vista panoramica mozzafiato sulla città. E, last but not least, il bar propone dei cocktail eccezionali.
Ho deciso di spendere la mattinata successiva passeggiando per la zona portuale e la città vecchia. Dalla stazione di Messberg, ho camminato fino a raggiungere Speicherstadt, dove ho attraversato la zona ripetendo il tragitto da un ponte all'altro più volte perché il paesaggio architettonico mi affascinava molto. Dopo aver visitato tutta l'area di Hafen City ed essermi vestita a pioggia e spogliata per il sole una decina di volte, ho continuato fino alla Filarmonica in costruzione. Da lì ho proceduto prendendo il lungo mare fino alla stazione di Landungs–Brucken. Non ho fatto a tempo a visitare il mercato del pesce – se qualcuno di voi che mi sta leggendo ci è stato, mi lasci pure un commento sul posto. Da lì mi sono finalmente inoltrata nella città vecchia e siccome io adoro riconoscere gli edifici dall'alto, sono salita sulla torre di St. Michaelis Kirche. Ho sudato un bel po' sotto al piumino che indossavo, però la vista dall'alto è valsa tutti gli scalini! Ho raggiunto poi il municipio Rathaus, un edificio della fine del 1800 costruito in stile neorinascimentale che mi ha lasciata a bocca aperta. Ho speso qualche tempo per ammirarlo, dopodiché ho deciso di pranzare a base di currywurst e patatine in un mercatino tipico nella zona. Nel pomeriggio ho incontrato due ragazzi che vivono ad Amburgo da qualche anno e grazie a loro ho esplorato la zona dei laghi artificiali. Ci sono anche a Copenaghen e fungono oggi da zona ricreativa. Prima di raggiungere la stazione per prendere il treno di ritorno in Danimarca, ho gustato una buona birra fresca insieme ai miei amici couchsurfer in uno dei ristoranti sul lago Außenalster, dove un gruppo di persone si allenava nella vela.
Il bellissimo municipio neorinascimentale.
Spero di tornare presto ad Amburgo e visitarla con più calma!
A presto!