La Copenaghen del design 1: il design su due ruote
- 23 Luglio 2020
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Tutti sappiamo quanto Copenaghen sia famosa per il suo design di qualità. È da anni ormai che ne vanta il primato insieme ad altre capitali europee. Molti sono i designer danesi di fama internazionale. In questa sezione mi occuperò di raccontarvi la storia legata all'innovazione di stampo danese, vi mostrerò quali sono i prodotti più popolari e più acquistati e vi consiglierò anche dove poter visitarli e dove poter comprarli.
Per darvi qualche linea guida sull'evoluzione della storia del design danese, devo dirvi che è da dopo la seconda guerra mondiale che il design danese si sviluppa. Influenzato dal funzionalismo e dalla Bauhaus tedesca, il design danese rispettava le coordinate di razionalismo e funzionalismo, inscrivendosi in quello che chiamiamo "funzionalismo organico". Si liberò dunque delle dure forme geometriche, rappresentando allo stesso tempo una nuova e più esigente semplicità e un concetto di design che si basava su un reale interesse per l'interazione tra l'utente, gli strumenti e i dintorni. Oltre all'interazione con l'utente, sono stati elementi chiave, l'attenzione al dettaglio e il rispetto per i materiali nella costruzione e lavorazione. Il design danese oggi continua ad essere innovativo nell'utilizzo di materiali non convenzionali ed ecologicamente sostenibili e di una gamma di colori più ampia in modo tale da mirare ad un più vasto e più giovane/giovanile pubblico.
Gli oggetti di design invadono il mondo, tra gli altri, delle biciclette, dei giocattoli, dei gioielli e dell'arredamento. Vi presenterò prima i prodotti di design che credo siano meno popolari all'estero, almeno in Italia e almeno per i non professionisti dell'ambito, per poi terminare con ciò che immagino la maggior parte di voi abbia visto o abbia sentito nominare, almeno una volta nella vita. Quando si parla di design danese, si apre un mondo vastissimo. Per questa ragione, l'articolo proporrà solo alcuni esempi e suggerimenti, ma ogni commento e domanda mirati all'approfondimento dell'argomento e/o alla richiesta di ulteriori informazioni sono più che benvenuti!
È risaputo che la bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più utilizzato (se non il più utilizzato in assoluto) in Danimarca (se non altro nella capitale), quindi viene automatico realizzare come i designer ne abbiano approfittato per trasformarla in un pezzo di design.
Camminando per il centro della città, s'incontrano innumerevoli negozi di biciclette: da quelli più classici, come Pedal-atleten, dal 1990, che offre una grandissima selezione di bici e relativi accessori in cui è possibile comprare, noleggiare e farsi assistere nella riparazione; a quelli più all'avanguardia che hanno una produzione propria, come Biomega, lanciato nel 1998 da Jens Martin Skibsted, ispiratosi all'architettura modernista vista in un viaggio a Barcellona nel 1991. Le biciclette biomega si adattano allo stile di vita urbano e sono pezzi di alto design.
Devo essere sincera, non mi è capitato di vederne in grandi quantità, ma ancora oggi la Pedersen è una bicicletta molto ambita per le sue linee pulite, la sua forma elegante e una struttura che appare sofisticata. Questa bicicletta con sedile progettato in modo da rendere la pedalata confortevole, è disponibile in 24 colori. Il prezzo di partenza sembra aggirarsi attorno ai 1.675 euro e variare in base al telaio scelto. È anche possibile noleggiarla ed uno dei luoghi dove poterlo fare a Copenaghen è a Christiania.
Foto presa da www.pedersenbicycles.com
Christiania è famosa anche per una produzione propria di biciclette. Da quando è stata fondata, negli anni '70, ha deciso di essere una zona vietata al traffico automobilistico. Così gli abitanti dovettero pensare ad un trasporto alternativo. Le biciclette Christiania sono costantemente visibili in qualsiasi parte della città e si adattano molto bene, per i vagoni ad esse collegate, al trasporto di spesa e bambini! I prezzi di una bicicletta Christiania variano da 1.300 euro per un vagone piccolo a 2.700 euro per un vagone molto grande. Si comprano e noleggiano in vari negozi di biciclette in città, ma attenzione agli annunci nelle pagine compro/vendo! Alcuni le vendono per prezzi molto bassi, in quel caso la bicicletta potrebbe essere rubata. Un modo per scoprirlo è richiedere all'offerente il numero di immatricolazione della bicicletta. Ogni bicicletta ne ha uno essendo speciale nella sua produzione.
Ecco un video che ne racconta la storia! Il video è in danese con sottotitoli in inglese. Guardatelo anche se non conoscete la lingua perché è interessante per la fotografia.
Un'altra azienda, fondata molti anni prima di Christiania Bikes, che prevede il carrello da attaccare davanti e anche dietro alla bicicletta, si chiama Winther. Le linee principali che si occupano della progettazione dei carrelli sono Kangaroo, Dolphin e Donkey. Le prime due per il trasporto anteriore, specialmente, di persone; l'ultima per il trasporto, posteriore, di merci. Un ammortizzatore di sterzo regolabile con 6 posizioni rende molto facile trovare la posizione di guida ideale. I carrelli hanno di solito un'ampia cabina con struttura flessibile e due posti per due bambini fino a 150 cm (circa 10-12 anni di età) con cintura di sicurezza per rendere il viaggio il più sicuro possibile.
Foto presa da www.wintherbikes.com
Copenaghen conta più biciclette che abitanti, ma negli ultimi anni abbiamo assistito ad un boom della bicicletta come mezzo di trasporto e come accessorio da accompagnare alla quotidianità in molte altre città d'Europa, anche dove lo spostamento su due ruote non è in testa alle statistiche. Rimanendo nell'ambito del design di biciclette, ma funzionale ad attività diverse da quelle sopra menzionate, voglio terminare postando l'immagine di un oggetto che in qualche modo risponde alla popolarità che la bicicletta ha subito ultimamente. Un oggetto disponibile, in vari colori, in molti negozi di design e arredamento. Le fixie rotelle tagliapizza nascono dall'idea di un giovane marchio francese che si chiama Doiy.
Foto presa da www.utilitydesign.co.uk