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La Copenaghen del design 2: il design ludico

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Eccomi con la seconda parte dedicata a "La Copenaghen del design". In questo articolo vi presenterò, sempre secondo un indice ascendente di popolarità in Italia, alcune aziende danesi leader nella produzione dei giocattoli.

Abbiamo familiarizzato nell'articolo precedente con Winther, azienda leader nella produzione di biciclette con carrelli e relativi accessori. Questa si occupa anche di dare vita a pezzi di design legati al mondo ludico dell'infanzia. Dal 1935 l'azienda produce, infatti, il triciclo (guarda foto in basso), adatto per bambini da 1 a 4 anni e disponibile in molte combinazioni di colori vivaci, tra cui rosso, blu, verde e giallo. Il vassoio di ribaltamento può essere utilizzato per il trasporto di sabbia, peluche, automobili e bambole e rappresenta un mezzo di puro divertimento per tutti i bambini. Il triciclo è un'icona della produzione ludica dell'azienda, che produce anche altri oggetti come il trailer, la carriola, il tandem, il twin taxi (guarda collage foto in basso) e molti altri.

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Foto da www.wintherbikes.com

Kay Bojesen debuttò nel 1922 come designer di giocattoli e dal 1930 cominciò a perseguire seriamente il suo interesse per la lavorazione del legno. Il suo obbiettivo era quello di creare variazioni immaginative e non riprodurre gli animali nella loro realtà. Si trattava di un progetto che si basa proprio sul mondo del bambino, dove "le linee devono sorridere". I giocattoli di legno dovevano quindi essere semplici e stimolanti al gioco.

Nel 1932 aprì il suo negozio-laboratorio in Bredgade 47, vicino alla residenza reale invernale di Amalienborg. Era un paradiso di giocattoli, argenteria e tanti oggetti in legno. Tra le sue tante invenzioni, ve ne voglio presentare alcune. La maggior parte di voi non li ha forse mai visti in Italia, ma sono molto popolari in Danimarca ed è molto comune regalarli in occasione della nascita di un/una bimbo/a.

Il Bassotto Pind in mogano venne al mondo nel 1934 in due diverse dimensioni (15 cm e 32 cm). Oggi costa circa 650 dkk (circa 90 euro).

Negli anni '50, Kay Bojesen crea il canto degli uccelli, ma non fu mai messo in produzione. Nel 2012, gli uccelli canterini sono stati creati grazie a vecchie foto di album della famiglia degli animali Bojesen. Il prezzo attuale si aggira intorno alle 500 dkk (circa 70 euro) per uccello.

Il 1951 è l'anno in cui la sua famosissima scimmia vede la luce. In teak e lima (noce esotico) è la prova vivente della convinzione di Kay Bojesen che "le linee di un prodotto devono sorridere". L'idea dietro alla scimmia è un attaccapanni ideato per una mostra di mobili per bambini. Le lunghe braccia e le gambe corte avrebbero dovuto dare il giusto spazio per appendere sciarpa e cappello. Oggi è disponibile in varie dimensioni: quella piccola, quella media e quella grande, che costano rispettivamente circa 850 dkk (115 euro), 3.000 dkk (400 euro) e 10.000 dkk (1.340 euro).

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Tutti questi meravigliosi giocattoli in legno si trovano, tra gli altri, nel negozio Illum Bolighus e nel centro commerciale Magasin, entrambi situati nel centro di Copenaghen.

Uno dei paradisi dei bambini qui in città è la catena di negozi Fætter BR ("Il Cugino BR" ovvero il cugino Børge Rasmussen), la cui storia iniziò nel 1950, quando la coppia Edith e Børge Rasmussen comprò un edicola a Roskilde. Il chiosco divenne presto una cartoleria e dopo essersi resi conto che i giocattoli erano tra i prodotti più acquistati, decisero di convertire l'attività in un negozio di giocattoli (1963). Ci sono più di una decina di negozi in città, quindi ne troverete facilmente qualcuno nella zona pedonale Strøget.

Un altro designer che ha lavorato molto con il legno negli anni '50 è Hans Bølling. Del 1959 sono le sue simpatiche anatre e del 1960 la sua sirenetta. Il prezzo di mamma anatra con i due anatroccoli al seguito supera le 1.500 dkk (200 euro), invece quello della sirena si aggira attorno alle 700 dkk (90 euro).

Tanti altri ancora hanno prediletto l'uso del legno nei loro lavori e sono Gunnar Flørning, Kristian Vedel, Lucie Kaas, Paul Anker Hansen.

Infine, arriviamo a parlare dell'azienda danese di giocattoli probabilmente più famosa al mondo, ovvero la Lego. Tutti conoscono i pezzetti assemblabili dai colori più disparati, ma sono in meno quelli che sanno che la Lego è danese e soprattutto che hanno sentito nominare il nome del suo fondatore. Fu Ole Kirk Christiansen, il decimo figlio di una povera famiglia di contadini da Billund, in Jutlandia, ad iniziare nel 1916 l'attività che anni dopo sarebbe diventata la Lego. Fu lui che, nel 1934, diede all'azienda il nome ancora in uso. "Legt godt" significa in danese "gioca bene", ma Ole non sapeva che il verbo latino "lĕgo" significava "metto insieme, assemblo". All'inizio l'attività vendeva giocattoli solo durante il periodo natalizio, poi cominciò ad offrirli tutto l'anno e fu grazie al figlio Godtfred, divenuto direttore dopo la morte del padre nel 1958, che la Lego ha continuato ad essere sinonimo di fantasia, creatività e immaginazione, necessarie alla costruzione di un mondo migliore.

Fu lo stesso Godtfred a fondare nel 1968 il parco di divertimento Legoland. Oltre a quello danese di Billund, ce ne sono altri cinque, sparsi nel mondo, in Regno Unito, in Germania, negli Stati Uniti e in Malesia. C'è da dire che i danesi sono un po' i maestri nella creazione di paesi dei balocchi e paradisi sia per bambini che per adulti! Nel 1583 infatti aprì quello che oggi è considerato essere il parco di divertimento operativo più antico al mondo, ovvero Dyrehavsbakken, ("La collina del Parco dei cervi"), la seconda attrazione più visitata in Danimarca, dopo il parco di divertimento più conosciuto, ovvero i Giardini di Tivoli.

Ci vediamo presto con la parte numero 3 dedicata al design danese!

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