Buon Anniversario di vita in Danimarca a me
- 08 Febbraio 2023
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**Questo testo è stato scritto per essere pubblicato nei social media di A Spasso con Elena. Visto che si ritiene sia una buona idea rendere la storia accessibile a più persone, che magari possono rispecchiarsi in alcuni dei momenti vissuti personalmente da Elena, lo pubblichiamo anche qui**
Copenaghen è la città in cui vivo da ormai parecchi anni. I ricordi sfocati del primo soggiorno mi portano a passeggiate lungo strade molto ampie, all’odore di marijuana a Christiania, al freddo pungente lungo la vecchia zona del porto, anche alla piccola sirena, che non potei, allora, fare a meno di visitare. E ancora, al container striminzito presso il campus universitario di DTU che ci ospitò per varie settimane, ai pasti consumati con altri expat, quasi tutti ricercatori. Alcuni vivono ancora in Danimarca, altri continuano a preferire la carriera itinerante. Poi, alla prima casa stabile che ci vide inquilini e che per tre anni mi vide raggiungere il centro di Copenaghen con il treno rosso. Il trasloco nella zona centrale fu una grande vittoria: musei, siti di attrazioni ed eventi culturali erano finalmente a portata di mano. La Danimarca è il paese dove ho svolto il tirocinio formativo durante la specialistica in storia dell’arte contemporanea. Vista la tesi interdisciplinare, che coinvolgeva anche la storia del teatro, feci un tirocinio presso il Frilandsmuseet. Ricordo chiaramente i volti di tutta la squadra e la profonda passione che nutrivano per il loro lavoro. Si stava lavorando ad uno spettacolo all'aperto dove lo sfondo era costituito dal villaggio ricostruito del museo con le case della gente del passato. Quante corse con l’auto elettrica da un capo all’altro dell’area museale per recuperare gli oggetti di scena! Questa esperienza fu la prima che mi mise a dura prova nella lingua poiché dovetti leggere e comprendere l’intero copione in danese nonché assistere a tutte le prove, che si svolgevano in danese. Un’altra sfida linguistica arrivò con l’inizio del corso di alta formazione per diventare guida turistica. Era richiesto un livello pari a B2 per l’accesso. Al colloquio conoscitivo con la responsabile del corso, sfoderai in modo sorprendente tutte le mie abilità, il che mi permise di iniziare poco dopo. Assistere alle lezioni non fu per niente facile, i professori parlavano in danese con un linguaggio forbito, parlavano di storia, arte, architettura, design, cultura, comunicazione interculturale per un pubblico madrelingua. La cerimonia di fine percorso mi sembra avvenuta l’altro ieri. A ciascuno studente venne consegnato a mano il titolo conseguito. Ricordo l’emozione quando fu il mio turno. Dopo tanto studio e impegno ce l’avevo fatta. Venni sorpresa da un magnifico bouquet di fiori. Gli anni seguenti hanno visto la fondazione di A Spasso con Elena, sono stati anni di grandi soddisfazioni, collaborazioni istruttive, conoscenze diventate amicizie. Il percorso di formazione professionale è continuato quando, durante la pandemia, mi sono iscritta all’università per diventare insegnante di danese come seconda lingua. Ricordo ancora l’imbarazzo nel presentarmi il primo giorno quando, davanti a tutta la classe madrelingua, resi noto il mio accento non nativo. È stato un percorso intenso pieno di salite, che non avrei mai immaginato mi avrebbe dato un’occupazione nel breve tempo. Per grande curiosità di provare qualcosa di nuovo, a fine corso decisi, infatti, di intraprendere una strada parallela a quella di guida turistica imprenditrice, ovvero quella di insegnante di danese per gli stranieri, esperienza che, nonostante le sfide giornaliere, mi riempie di soddisfazione e orgoglio. In Danimarca sto anche costruendo la mia famiglia e ho visto nascere preziose amicizie. La Danimarca mi ha dato e continua a darmi fiducia e coraggio. Danimarca è casa. Buon anniversario di vita in Danimarca a me!