La Danimarca vince agli Oscar 2021 con "Un altro giro"
- 25 Marzo 2022
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Chi di voi non lo ha ancora visto? "Druk" è il titolo originale. Voi sarete sicuramente incappati nei cartelloni pubblicitari del film col titolo tradotto "Un altro giro". "Druk indica l’atto del bere bevande alcoliche in grandi quantità. Il regista è Thomas Vinterberg e il film è stato premiato come miglior film internazionale e miglior regista alla 93ª edizione dei premi Oscar.
Il film si snoda attorno alla teoria di un filosofo e psichiatra norvegese contemporaneo di nome Finn Skårderud, che sostiene che l'uomo sia nato con un deficit da alcol pari allo 0,05% e crede che si dovrebbe sempre essere sullo stato di ebrezza che si raggiunge quando si bevono 1-2 bicchieri di vino. In questo modo l’essere umano sarebbe più attivo sia nelle relazioni sociali che in quelle psico-fisiche.
I quattro protagonisti del film lavorano nello stesso liceo e sono Tommy professore di ginnastica, Peter, di musica, Nikolai, di psicologia e Martin, di storia. In occasione di una cena in cui festeggiano i 40 anni di Nikolaj, spinti dalle delusioni nella loro vita personale e professionale e sulla scia di personaggi illustri come Ernest Hemingway, Winston Churchill, Franklin D roosevelt, decidono di avviare una ricerca provando questa teoria su loro stessi e scrivono man mano un resoconto degli effetti che percepiscono. Questa decisione comune porterà i quattro personaggi a vivere esperienze differenti.
Alla trama principale si allaccia il tema del consumo di alcol tra la gioventù danese. Eclatante è l’intervento di un ragazzo durante una lezione di storia che racconta di bere 50/55 unità alcoliche in una settimana, ovvero quattro volte tanto quello che raccomanda il Consiglio Nazionale della Sanità danese. I festeggiamenti e i giochi alcolici che si vedono nel film sono legati alla fine del liceo. Dopo il Studentereksamen si è soliti organizzare una celebrazione simbolica, cioè la sfilata sui camion. Le classi noleggiano un camion che viene guidato da un autista, decorano il camion con ghirlande e manifesti su cui scrivono degli slogan, salgono a bordo e fanno festa per tutto il giorno e tutta la notte: cantano a squarciagola, ballano e consumano l’alcol che la famiglia di ciascuno studente/ssa mette a disposizione: si passa infatti di casa in casa finché non si è stati da tutte le famiglie. Passano anche per le strade del centro di Copenaghen con musica altissima. Se il vostro prossimo viaggio in Danimarca corrisponderà con la fine delle scuole, cioè con la fine di giugno ne vedrete a bizzeffe, di questi camion. A Copenaghen vedrete i ragazzi e le ragazze correre, come vuole la tradizione, anche attorno alla statua equestre nella piazza Kongens Nytorv. Un dettaglio tipico che indossano tutti e tutte per l’occasione è il cappellino. In base al colore di questo si può sapere la scuola che ha frequentato chi lo indossa. Il cappello dei licei umanistici per esempio è bianco e rosso, che sono i colori danesi della bandiera nazionale. Quello dei licei aziendali, è blu. Ma sapete che solo alcuni possono indossare il cappellino nero? Proprio così…solo chi ha 10 in almeno cinque materie.
Nel ruolo di Martin vediamo il talentuoso Mads Mikkelsen, che ricorderete sicuramente da qualche altro successo vista la sua estesa filmografia. Tra i film più recenti in cui ha interpretato non si può non citare "Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità" (At Eternity's Gate, 2018), "Polar" (2019), "Riders of Justice" (Retfærdighedens ryttere, 2020).
Vi consiglio vivamente di guardare gli altri film capolavori di Thomas Vinterberg, iniziando da "Festen" (Festa in famiglia, 1998) e poi "Jagten" (Il sospetto, 2012) e ancora "Kollektivet" (La comune, 2016).
Crediti fotografici: Kino.dk